Gli “In du” nascono il 5 gennaio del 2015, per caso, per evitare che un’amica a Varano Melegari non avesse la serata nel suo bar.
Inizialmente il duo era composto da Simone “il Ribelle” Rossi (voce, chitarra e armonica), e Carlo “Charley” Pironti (al tempo chitarra acustica ed elettrica ora fisarmonica) con una scaletta che spaziava dal country al blues fino al rock & roll.
Nel corso degli anni il duo si è concentrato su un repertorio più country ed ha trovato una quadratura ritmica con l’ingresso del terzo elemento del gruppo, al basso e contrabbasso, infatti, Roda Deere (il nome reale è ignoto ai più) ha saputo portare il suono della band ad un livello più alto e preciso.
Gli ultimi due elementi della band si uniscono soltanto nel 2018. Mantenendo sempre una linea semi-acustica l’arrivo di Emanuele “Manutti” Giovanelli (chitarra acustica, elettrica e banjo) e di Manuel “BJ” Bongiovanni (Cajon, percussioni e cori), cambia totalmente il volto della band.
Da duo acustico ad acoustic band il passo è stato tortuoso e ricco di cambi di scaletta e di stile, ma ha permesso, però, al gruppo di poter proporre ora, un live della durata di quasi due ore, con un repertorio country di tutto rispetto, che fa battere il piede e strappa un sorriso a chi il country non lo conosce e fa battere il cuore e strappa una lacrima a chi del country ne ha fatto uno stile di vita.
Che altro dire, i progetti sono sempre tanti e il motore del nostro vecchio pick-up è caldo per il prossimo live… vi aspettiamo!!!
Un ringraziamento va a Matteo Mora per le splendide foto donateci.
Lui è il frontman della band, l’altro “IN DU”, quello che inizialmente ha fatto partire la miccia accendendo il fuoco della band. Il suo stile parla chiaro, lui ha un animo country in tutto e per tutto, lo stivale, le camicie western e il cappello sono per lui l’abbigliamento quotidiano e non semplici oggetti da palco.
Innamorato dell’America fin da ragazzo, inizia la sua carriera musicale per gioco con un gruppo di amici, i Clancy’s Tavern, di cui faceva parte anche Roda Deere, con i quali, si divertiva ad eseguire pezzi Country, Rock, Blues. Esaltato poi, dall’idea di provare a creare un progetto acustico, sempre in stile Country, forma con Charley gli “In Du Country Blues”. Appassionato di musica targata U.S.A. lo si può incontrare anche con i West Sight Society, una Woodstock tribute band, con la quale cavalca le onde della storia del rock.
Un irlandese sbarcato negli Stati Uniti negli anni ’50, che ha trovato il suo mondo nelle spiagge di Miami beach. Carlo è uno dei due “IN DU”, ha infatti iniziato con Simone questa bella avventura. Il suo percorso musicale inizia tra i tasti avorio e neri delle chiese di Nocera Inferiore, trasferitosi al nord per lavoro (chef pluristellato ) si sposta a Parma, successivamente, per amore. Si avvicina alla chitarra elettrica e prima di iniziare a suonare con la band tenta qualche progetto con alcuni dei musicisti del ducato fino all’incontro con “il Ribelle”. Con lui avvia questo progetto, dapprima suonando la chitarra acustica ed elettrica, successivamente, con l’arrivo degli atri componenti, ricomincia ad accarezzare quei tasti abbandonati da piccolo (tastiera) fino a quando, un giorno, trova il coraggio di rispolverare la vecchia fisarmonica del padre, un passaggio difficile, soprattutto per una questione affettiva, ma che ha arricchito la band, portandola ad un livello inaspettato di qualità dei suoni ed impatto visivo. Carlo, oltre agli In Du, sta portando avanti un progetto swing, con gli “Swing Spritzer”
Se eravate alla ricerca di un vero redneck potete smettere di cercare. Con il suo cap, la fibbia e lo stivale rigorosamente addosso, sembra appena sceso da un grosso John Deere per scolarsi un paio di birre con gli amici. Grande intenditore di musica, è lui l’orecchio della band, quello che decide quando effettivamente un pezzo “gira” come deve. Lui è un bassista dal tocco eccezionale e se siete fortunati e beccate la serata giusta, lo potrete trovare abbracciato al suo contrabbasso e li le vibrazioni al cuore sono assicurate. Roda è inoltre un grande fonico e un suonatore di Cigar Box, che tra le altre cose, costruisci con le sue mani. La sua storia parte con i Madréga, storica band di Pellegrino Parmense, smette per un certo periodo e si riavvicina ai Live assieme al ribelle con i “Clancy’s” dopo qualche serate di acoustic duo (Chitarra e voce femminile). Oltre al progetto In Du, soprattutto nella provincia reggiana, lui è conosciuto con l’alter ego di Paolo da Ligonchio, contrabbassista della Johnny Tortello Band capitanata dal comico Andrea Casoni. Anche il suo è un carattere esplosivo che regala alla band e a chi ha il piacere di assistere ad un live degli In Du & the Rednecks, scene o battute molto divertenti.
Direttamente dalle tenute del suo maniero, in esclusiva per voi e per delizia del vostro udito, l’orchestra è lieta di annunciare, il solo, unico ed inimitabile (per fortuna) Emanuele Manutti.
Se gli In Du & The Rednecks fossero una squadra sportiva, di certo lui sarebbe il giocatore chiave, quello che gioca per vincere e portare la squadra allo scudetto. L’ingegner Manutti è un funambolo delle sei corde, sia questa una chitarra, un banjo o un ukulele, non fa molta differenza, ascoltandolo avrete la sensazione che quello strumento, non potrebbe suonare meglio di così. Appassionato di Blues, amante dei cavalli e della vita campestre, il barone si avvicina alla country music conoscendo gli In Du, rendendosi conto di averlo sempre avuto nel sangue. Il suo arrivo ha dato una svolta decisiva, i suoi assoli, infatti, precisi e mai scontati, danno corpo e colore ad ogni pezzo in scaletta. Il barone, che ha raffinato in solitaria la sua passione per la musica e la chitarra, resta un esclusiva degli In Du & The Rednecks.
Manuel è l’ultimo arrivato ma è veramente quel tassello mancante necessario per rendere completa e unica la band. Conta in passato già varie band nelle quali ha partecipato o tutt’ora collabora come batterista (Basement Sound & Memory Lane) e come percussionista (Maple Syrup Acoustic Trio, Snap Out Music Trio).
Proprio come percussionista, Manuel, si è inserito negli In Du & the Rednecks e la sua splendida voce accompagna perfettamente quella del ribelle, regalando cori di gradevole fattura. La sua carica e la sua capacità di relazionarsi, inoltre, rende tutte le serate molto più piacevoli e divertenti.
E’ il padre del “ribelle” ma è “il papino” per tutti. Una band che si rispetta, non può uscire senza il proprio Roadie. Marco è proprio questo, una risorsa ormai indispensabile che sostiene e supporta la band prima, dopo e durante il concerto. Oltre ad avere ottime doti di fonico, aiuta la band in quelli che sono i lavori di allestimento e smontaggio del palco. Inizia quindi dalle sue mani la buona riuscita di una serata. Oltre a questo, riesce a realizzare ottimi accessori con l’acciaio inox, utilissimi per la band: porta bicchieri, aste del microfono, leggii, porta chitarre e chi più ne ha più ne metta; ha inoltre una grande capacità di problem solving trovando in brevissimo tempo soluzioni ai vari problemi che nascono durante le serate o la preparazione delle stesse.